Non poteva esserci definizione migliore per definire una manifestazione singolare, giunta quest’anno, alla 34ª edizione. Morcone questa cittadina aggrappata ad una montagna conserva tutte le caratteristiche per essere un presepe. Chiunque passando nella valle del Tammaro non può non associare questo antico Borgo sovrastato dalla Rocca ad un caratteristico presepe napoletano. La peculiarità del presepe di Morcone, e che per certi aspetti lo rende unico, è il fatto di poterlo dividere, come si fa al teatro, in due atti. Si inizia, infatti, con la visita agli ambienti ricreati del centro storico in cui vengono rappresentati i vecchi mestieri, che tanto lustro hanno dato alla nostra cittadina. Si salgono scale, si attraversano vicoli e piccole piazze, s’incontrano artigiani, massaie, lavandaie, artisti, pescatori nel torrente, mercanti e un mulino ad acqua perfettamente funzionante. E così, seguendo questo percorso, ci si ritrova fuori Porta San Marco dove in uno scenario irreale, attraversato dal torrente e dominato da “La Prece” possiamo assistere (ore 18 e ore 20,00) alle scene della Natività, iniziando dall’Annuncio a Maria fino a raggiungere l’apoteosi con la nascita di Gesù e l´arrivo dei pastori illuminati dalle centinaia di fiaccole e dall’accecante bagliore de Le ‘ndocce di Agnone. La stella cometa, infine, guiderà i Magi, fino alla grotta. Riapri gli occhi l´incanto è finito… Gesù è nato…
Per ragioni logistiche e di sicurezza non potendo garantire a tutti la visita agli ambienti, da qualche anno, abbiamo riservato questa possibilità solo a coloro che si prenotano in tempo. Tutti gli altri possono accedere alla seconda parte della rappresentazione e cioè alle scene della Natività da un altro ingresso ed in maniera totalmente libera.
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